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Il calcio è un gioco meraviglioso che offre spettacolo e regala emozioni. C’è chi esulta per una vittoria, chi si dispera per una sconfitta, poi c’è lo spirito sportivo e i valori buoni di questo sport come quelli del rispetto dell’avversario e l’amicizia. Però è anche uno show in qualche modo, che termina bene per alcuni, meno bene per altri. La vittoria di uno Scudetto è infatti il traguardo finale di un duro lavoro di una stagione intera. Ci sono però volte che il titolo italiano di Serie A ha tenuto con il fiato sospeso gli appassionati di calcio fino all’ultima giornata. In questa stagione è ancora presto per dire come potrà finire. Di sicuro c’è che al vertice della classifica della massima categoria italiana c'è un gruppetto di squadre a distanza ravvicinata l'una dall'altra che già alla vigilia dell’inizio del campionato erano inserite nelle quote sullo Scudetto di Serie A. Non è da escludere una sfida fino all'ultimo turno, come è già successo in passato. L’ultima volta è accaduta nella stagione 2021-2022 quando il Milan si aggiudicò il diciannovesimo titolo nazionale proprio all’ultima giornata di campionato, nella gara vinta contro il Sassuolo, mantenendo due punti di vantaggio sull’Inter. Vediamo però quali sono i casi rimasti nella storia di questo sport.Stagione 2001-2002, una sfida a trePartiamo dal 5 maggio interista, una data che fu una profezia per i tifosi nerazzurri. Parliamo della stagione 2001-2002, dove l’Inter allenata da Héctor Cuper per tutta la stagione diede l’impressione di essere padrona del proprio destino, con una rosa decisamente più forte delle altre. Nelle ultime giornate però i nerazzurri diedero segni di stanchezza e le rivali dirette di quell’anno, Juventus e Roma, recuperarono terreno. Tanto da arrivare a 90 minuti dal termine con le tre squadre raccolte in due punti, con l’Inter a 69, la Juventus a 68 e la Roma a 67 punti. L’Inter all’ultima giornata andò a giocare in casa della Lazio, in uno stadio, forte anche del gemellaggio tra le due tifoserie, di un clima tutto favorevole per gli uomini nerazzurri. Ma quella giornata potenzialmente di festa si trasformò in una tragedia sportiva. Alla fine della gara l’Inter perse per 4-2 mentre in contemporanea sugli altri campi la Juventus vinse facilmente contro l’Udinese per 2-0 e così la Roma che sconfisse di misura il Torino. Alla fine la classifica finale vide i bianconeri festeggiare il 26esimo Scudetto della sua storia con i giallorossi secondi e la squadra di Cuper sul terzo gradino del podio. Fu un giorno drammatico per gli interisti e tutti gli amanti dello sport hanno ancora oggi negli occhi le lacrime di Ronaldo a bordo campo con il suo volto tra le mani.Juventus-Lazio 1999-2000Un’altra stagione da ricordare è quella passata due anni prima. Era il campionato 1999-2000 e in testa alla classifica a 90 minuti dal termine vedeva la Juventus con 71 punti, con la Lazio che la tallonava a 69 lunghezze. Nell’ultima battuta di campionato la Juventus era ospite del Perugia, in una gara apparentemente molto semplice per i bianconeri contro una formazione che aveva già raggiunto la salvezza. Dall’altra parte a Roma la Lazio sfidava la Reggina, anch’essa già salva. Tutto sembrava già scritto ma il destino non fu benevolo nei confronti della Juventus. A pochi minuti dall’inizio della gara si abbattette un violentissimo acquazzone su Perugia. Tutti ricordano la scena dell’arbitro Collina in giro per il campo con i capitani delle due squadre per verificare che il pallone rimbalzasse (regola necessaria per poter giocare). Tra mille dubbi alla fine arrivò l’ok da parte del giudice di gara ma la partita non andò come la Juventus sperava. In condizioni di scarsissima visibilità per la pioggia fitta Alessandro Calori trovò un gran gol al 49esimo. La Juventus non riuscì a controbattere e, complice il 3-0 sul campo dell’Olimpico della Lazio sulla Reggina, perse incredibilmente uno Scudetto che sembrava già suo.Sfida Milan-Lazio 1998-1999A farne le spese in questa stagione fu la Lazio, che sembrava incredibilmente forte e imbattibile. E questo nonostante le lunghe assenze per infortunio di gente insostituibile come Christian Vieri e Alessandro Nesta. Ma nelle ultime giornate i biancocelesti iniziarono ad accusare qualche scricchiolio, con il Milan di Zaccheroni che rosicchiava pian piano punto su punto. E si arrivò così all’ultima giornata, con il Milan che aveva scavalcato la Lazio, con i rossoneri a 67 punti e i biancocelesti un solo punto indietro. Negli ultimi novanta minuti di gioco il Milan fu ospite del Perugia, mentre la Lazio, in casa, attendeva il Parma. Se il Parma aveva già raggiunto un grande risultato con la qualificazione in Champions League, il Milan si trovava davanti una squadra che rischiava di retrocedere. Ma i rossoneri non si fecero intimidire e vinsero allo stadio “Renato Curi” per 2-1. Stesso risultato ci fu a Roma in favore della Lazio e ovviamente questo non permise ai biancocelesti di scavalcare i meneghini, gettando all’aria incredibilmente una stagione che sembrava essere destinata al trionfo.